Calabria: i bronzi di Riace
Sapevi che i bronzi di Riace sono ritrovati per caso nel 1972?
Wist je dat de bronzen van Riace toevallig zijn ontdekt in 1972?
L’archeologia è l’arte di dare un volto a uno scheletro, un luogo a un oggetto e l’eternità alla polvere.
Fabrizio Caramagna, autore
Archeologie is de kunst die een gezicht geeft aan een skelet, een plaats aan een voorwerp en de eeuwigheid aan het stof. Fabrizio Caramagna, schrijver
I bronzi di Riace sono probabilmente di provenienza greca o anche magnogreca e risalgono al V secolo a.C. La cosa che colpisce di queste statue di bronzo, bellissime e altissime (circa 2 metri) è che sono in eccezionale stato di conservazione. Attualmente sono conservate al Museo nazionale di Reggio Calabria. Rappresentano due guerrieri: hanno un fisico slanciato, dei muscoli perfetti, uno sguardo fiero, una postura eretta. Sono considerati dei veri capolavori della scultura, tra i più significativi dell’arte greca. Non si sa esattamente chi sia stato l’autore. Ci sono diverse ipotesi a riguardo. Le due figure maschili sono nude, e questo esalta ancor di più la loro bellezza. Una di loro ha una barba fluente, a riccioli, tiene le braccia aperte. L’altra statua ha invece sul braccio sinistro uno scudo. Questo conferma che si trattasse di guerrieri, nelle intenzioni dello sconosciuto autore.
Ci sono molti misteri intono ai bronzi. Perché si trovavano proprio lì, vicino alla costa, senza essere scoperti prima? C’è una leggenda su una presunta maledizione legata ai bronzi. Anni fa iniziò a girare la voce che le due statue portassero sfortuna. Infatti ci furono degli incidenti, delle morti di persone coinvolte nel ritrovamento delle statue. Il luogo in cui sono state ritrovare le statue sarebbe un luogo sacro, un luogo che è stato profanato e questa profonazione pare abbia provocato la vendetta degli due santi che erano venerati dal popolo locale. Questi santi dunque si sarebbero arrabbiati e avrebbero provocato incidenti e morti a seguito di questa offesa, di questa profanazione.
De bronzen van Riace, twee indrukwekkende krijgers van bijna twee meter, zijn ontdekt in 1972. Je kan ze nu bewonderen in het Archeologisch Museum van Reggio Calabria. Onderzoekers zijn het er nog altijd niet over eens of de beelden deel uitmaken van een grotere groep of bedoeld werden als duo. Wat in ieder geval opvalt is de precieze esthetiek van hun gelaat, van de spieren, van de gevechtshouding die een van de twee aanneemt. Waren deze Griekse beelden inderdaad krijgers, of helden, of zelfs godheden? Er zijn vele hypotheses over de herkomst, de bedoeling van de kunstenaar, de personages die uitgebeeld zijn. De beelden zijn alleszins een indrukwekkend staaltje van vakmanschap uit de vijfde eeuw voor Christus en een bezoek aan Reggio Calabria meer dan waard. In de hoofdstad van de regio kan je nog veel meer beleven. De Lungomare Falcomatà is één van de mooiste wandelpaden langs de zee uit heel Italië. Je wandelt er langs de Villa Genoese Zerbi, een historische villa die is opgetrokken in Venetiaanse neogotiek. Uniek in Zuid-Italië, en helemaal de moeite in combinatie met de moderne beelden van Rabarama.
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