Dit is mijn gelato-golosario.
‘Een hoorntje met twee bollen aan het ijskarretje’. Wist je dat die eerste ijskarretjes halverwege de negentiende eeuw uit de Noord-Italiaanse stad Belluno kwamen?
De arbeiders die door de economische crisis zonder werk waren, trokken met hun busjes naar de Europese hoofdsteden met een lading Italiaanse gelato van chocolade, hazelnoot, citroen, aardbei, room en pistache.
Nu zijn er in Italië bij de 40.000 ijssalons en heb je honderden smaken schepijs. Het zal dus geen gemakkelijke keuze worden.
Alberto, Claudio en Antonio nemen je mee van noord naar zuid, met het nulla osta ‘Tre coni’ van de gastronomische gids Il Gambero Rosso.
“Il gelato è la mia vita” zegt Alberto Marchetti, geboren op de dag dat zijn vader een crèmerie opende in Nichelino, bij Turijn. Na heel wat jaren ijs proeven en maken heeft hij in 2017 in Turijn Casa Marchetti opgericht, een smulplaats en een open gelateria waar je de gelato 360° beleeft en zijn geheimen en ingrediënten van nabij leert kennen. Zo proef je in een ijsje de Siciliaanse mandarijntjes van Ciaculli, de pistaches van Bronte, de perzikken van Leonforte, de geurige aardbeitjes van Ribera en Tortona of de amaretto van Mombaruzzo.
“Mijn gelato is een heel ander verhaal.” beweert Claudio Torcè in zijn ijssalon op de Aventijn in Rome en dan heeft hij het niet alleen over vers fruit en tien soorten chocolade-ijs. “Wie zegt dat ijs alleen zoet mag zijn?” Kom mee naar het hoekje van de onverwachte smaken, voorbehouden aan de hartige verrassingen. Je vindt er intrigerende combinaties en nieuwe smaken zoals een gelato met gorgonzola of paprika.
Bij Antonio Cappadonia in Cerda, een stadje in de Madonie-bergen in de provincie van Palermo, winnaar van tal van nationale en internationale wedstrijden, is een gelato “een mix van vakmanschap, cultuur en passie, die je emoties geeft die nauw verwant zijn met de smaakcultuur en het rijke erfgoed van de streek”. Dus wat dacht je van een gelato of granita van citroen en artisjokken, volgens Antonio een waardig meditatie-recept? Voor geraffineerde zoetebekken zijn er de manna van Castelbuono, de moerbeien van Monreale, de aardbeien van Marsala, de meloen van Licata, de stekelige peren van San Cono, de cassata of de passito-wijn van Pantelleria.
Ik ben Maestro Gelatiere
Zin om zelf Maestro Gelatiere te worden? Ga naar de Carpigiani Gelato University, de eerste ambachtelijke ijsschool bij uitstek in Italië en in de wereld. Maak een reis door de tijd in het Gelatomuseum en start je carrière van gelatiere met de Masters of the Italian Gelato. Je begint met een basiscursus, volgt interactieve workshops en eindigt met een zintuiglijke specialisatie van ijsproeven, zoals een echte sommelier van de gelato. Je kunt dit symbool van de Made in Italy in de hoofdzetel in Bologna bestuderen, maar je hebt ook dicht bij huis de Carpigiani Ambachtelijk Benelux in Zandhoven. Een uitdaging voor alle fans van de Gelatologie die streven naar een uniek certificaat van Artisan Ice Cream Maker.
A PASSEGGIO CON UN GELATO ESTIVO
Ti viene voglia di un gelato ogni tanto?
Quanto ci starebbe un gelato durante una calda giornata estiva, o meglio ancora, un gelato in una bella città italiana? Ci hai mai pensato? Secondo Freud mangiare un gelato significa godersi la vita e provare piacere.
Noi ci crediamo. Sognamo un gelato alla fragola, rosso come la passione, come l’eros e l’amore oppure un gelato al cioccolato capace di coccolarci dopo il sapore aspro di un gelato al limone che ci libera da problemi e sforzi della vita quotidiana.
Chi mangiò il primo gelato di sempre?
Sicuramente non sei tra i primi ad aver mangiato il gelato di una volta.
Nel IV secolo a.C., pare che Alessandro Magno fece scavare dei grandi buchi nei campi di battaglia cosicché la neve depositatasi in inverno rappresentasse una fonte di freschezza per le sue truppe durante la calura estiva. Lui stesso inoltre amava i succhi di frutta ghiacciati.
Plinio il Vecchio, militare e scrittore degli aspetti culturali e storici dell’antica Roma in forma umoristica, ci ha spiegato come i Romani mescolassero la neve e il ghiaccio tritato con miele, succo di frutta, fiori ed erbe aromatiche: fu così che diedero vita al primo gelato.
“A me piace spiluccare nel gelato degli altri“ diceva l’attore comico napoletano Totò nel film “Miseria e Nobiltà”
Coloro che vogliono godersi il gelato dell’altro, hanno certamente l’imbarazzo della scelta. Alessandro Magno amava succhi di frutta ghiacciati. L’Imperatore Nerone preferiva i sorbetti. Gli antichi Romani, per esempio, preparavano il gelato con il vino rosè.
I parigini, Napoleone, Voltaire, Balzac, Victor Hugo, La Fontaine e Robespierre adoravano sin dal 1686 le caramelle congelate al limone o all’arancia, il gelato alla frutta o il sorbetto alla fragola del Procope siciliano.
L’attrice teatrale Eleonora Duse ha confessato di preferire il gelato alla fragola più di ogni altra cosa.
Giovanni Verga amava mangiare le cassate siciliane congelate con il pane mentre André Gide e Gabriele D’Annunzio si incontrarono per gustare insieme un sorbetto all’interno del Caffè Gambrinus a Firenze.
Ne il “Diario di un viaggio in Italia” Stendhal scrisse di una “scommessa di gelati divini” durante una serata romantica al teatro della Scala di Milano, una degustazione che continuò a ripetere sera dopo sera.
Goethe, Chopin, Oscar Wilde, Giacomo Leopardi. Insomma, tutti andavano matti per il gelato. E non parliamo solamente di personaggi classici. Anche John Travolta, Cameron Diaz, Jean-Claude Van Damme, Susan Sarandon, Antonio Banderas, Justin Timberlake e Sharon Stone sono andati a provare l’insuperabile gelato di Giolitti, la storica gelateria di Roma.
Un’estate senza gelato è impensabile come canta Paolo Conte “Un gelato al limone .. mentre un’altra estate passerà”
Charles Dickens vede tutto dal punto di vista psicologico affermando che quando le persone mangiano un gelato sembrano dei bambini: “In questo senso, l’Italia è piena di bambini perché tutti mangiano il gelato in ogni momento dell’anno”.
Che tipo di mangiatore di gelato sei?
L’Antica Gelateria del Corso è andata alla ricerca di sapori e età dei diversi ‘mangiatori di gelato’.
“Sei quello che mangi”
Ci sarebbero sette diversi profili di mangiatori di gelato.
Se ami l’ananas, sei un degustatore romantico con una buona cultura. Vivi in una piccola città e sei sulla trentina.
Gli amanti della stracciatella, del tiramisù, del limone e delle fragole sono persone allegre e creative, amano la propria famiglia e i figli e vanno verso i quarant’anni.
Se preferisci i gusti fruttati, allora ti piace condurre una vita semplice e hai tra i 20 e i 50 anni. Sei serio, responsabile, tradizionale e un degustatore raffinato. Hai un’età tra i 30 e i 50 anni se dai precedenza al caffè con ghiaccio, al torrone o alla zuppa inglese.
Chi sceglie i gusti bianchi, come il cioccolato alla latte, il tartufo, il cocco o la vaniglia è una persona curiosa e divertente, ama mangiare fuori casa e possiede una cultura medio-alta.
I veri fan del caffè e del cioccolato fondente sono uomini con uno stile di vita abbastanza elevato.
E se non ti piace il gelato, sei anziano, con un atteggiamento prudente nei confronti di gusti come il limone, la stracciatella e le nocciole.
Questo è il mio golosario dei gelati
‘Un cono con due palline preso al carretto dei gelati’. Sapevi che i primi carretti di gelati sono nati nella città di Belluno nel bel mezzo del 1900? I lavoratori, rimasti disoccupati a causa della crisi economica, partirono con i loro furgoni verso le capitali europee. Con sé portarono carichi di gelato italiano al cioccolato, nocciola, limone, fragola, panna e pistacchio.
Al giorno d’oggi l’Italia conta più di 40mila gelaterie e centinaia di gusti. Non sarà dunque una scelta facile.
Alberto, Claudio e Antonio ti accompagnano da nord a sud alla scoperta delle migliori gelaterie premiate con il riconoscimento ‘Tre coni’ secondo la guida gastronomica Il Gambero Rosso.
“Il gelato è la mia vita” dice Alberto Marchetti, nato proprio il giorno in cui suo padre aprì una cremeria a Nichelino, in provincia di Torino. Dopo alcuni anni di esperienza nella degustazione e nella produzione di gelato, nel 2017 ha fondato Casa Marchetti, una gelateria ‘aperta’ dove si ha l’opportunità di vivere un’esperienza a 360 gradi e conoscere i segreti e gli ingredienti per la preparazione. Qui potrai gustare il gelato al mandarino di Ciaculli, ai pistacchi di Bronte, alle pesche di Leonforte, alle fragole profumate di Ribera e Tortona o all’amaretto di Mombaruzzo.
“Il mio gelato è tutta un’altra storia.” afferma Claudio Torcè, gestore di una gelateria sull’Aventina a Roma i cui gelati non sono fatti solamente di frutta e cioccolato. Chi dice che un gelato debba essere per forza dolce? Vieni nell’angolo dei sapori inaspettati e prova combinazioni intriganti come il gelato al gorgonzola o alla paprika.
A Cerda, una cittadina sulle Madonie in provincia di Palermo, il gelato di Antonio Cappadonia è “un mix di artigianato, cultura e passione che ti offre emozioni legate alla cultura del gusto e al ricco patrimonio della regione”. Avresti mai pensato a un gelato o a una granita di limone e carciofi? Secondo Antonio è una ricetta degna di valore.. e meditazione. Per i golosi dal palato raffinato ci sono gusti come la manna di Castelbuono, i gelsi di Monreale, le fragole di Marsala, il melone di Licata, le pere spinose di San Cono, la cassata o il passito di Pantelleria.
Sono il Maestro Gelatiere
Hai voglia di diventare maestro gelatiere? Non devi fare altro che recarti alla Carpigiani Gelato University, la prima scuola di gelato artigianale d’eccellenza in Italia e nel mondo. Fa’ un viaggio nel tempo nel Museo del Gelato e avvia la tua carriera di gelatiere accanto ai grandi esperti. Si inizia con un corso base a cui seguono workshop interattivi. Per concludere, si passa a un corso di specializzazione sensoriale di degustazione di gelato – proprio come un vero somelier! L’opportunità di studiare uno dei simboli del Made in Italy viene offerta nella sede principale di Bologna oppure presso la Carpigiani Ambachtelijk Benelux di Zandhoven. Una sfida per tutti gli appassionati della ‘gelatologia’ che mirano ad ottenere la certificazione di Produttore di Gelato Artigianale.
F.Finiguerra – Tradizione Italiana