Bergamaschi attori nella mobilità

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Bergamaschi nel Mondo: il convegno di Nizza

NIZZA\ aise\ – Il laboratorio di analisi, riflessioni e testimonianze tenutosi durante tutta la giornata
del 27 settembre scorso al Consolato Generale d’Italia a Nizza ha riscosso notevole apprezzamento da parte dei partecipanti giunti da Bruxelles, Losanna, Roma, Bergamo, Bologna e dalla vicina zona di confine ligure. È così infatti che si è svolta nel Teatro Garibaldi la sesta edizione del Convegno Internazionale “Migrazioni e Mobilità. Ieri, oggi e domani” organizzato dal Centro D.L.C.M., Centro di Ricerca e di Risorse in Didattica/Didattologia delle LingueCulture e delle Migrazioni-Mobilità (www.centroricercadlcm.eu) in collaborazione con l’Ente Bergamaschi nel Mondo e con il prezioso contributo del Comites di Nizza presieduto da Salvatore Franco Valenti e del Consigliere del Cgie-Francia, Enrico Musella.

I lavori del Convegno si sono suddivisi in due fasi: i saluti istituzionali nella mattinata e gli interventi accademici nel pomeriggio volti ad analizzare il fenomeno migratorio. Il tema di fondo, “Viaggio e Ricorrenze”, ha stimolato il susseguirsi di spunti offerti dai relatori. Immagini di eccellenze del Belpaese sulle note dell’inno di Mameli hanno introdotto la lettura del Console Raffaele De Benedictis del messaggio di saluto dell’Ambasciatrice d’Italia a Parigi, Teresa Castaldo che ha ripercorso la cronistoria dell’emigrazione italiana in Francia dagli inizi del secolo scorso sottolineando l’evoluzione delle motivazioni e dell’identità dell’immigrato italiano fino
ai giorni nostri. I saluti istituzionali delle autorità hanno in modo unanime espresso i complimenti per l’organizzazione del Convegno Internazionale e soprattutto per la densità del corpus degli interventi accademici.

L’intervento del Presidente del Comites Salvatore Franco Valenti ha posto l’attenzione all’emigrazione nel nord Africa, e nello specifico in Tunisia, dalla metà dell’800 in particolar modo
da Sicilia e Calabria fino a costituire una comunità di circa 150.000 tra residenti e stagionali, come
modello di armoniosa coabitazione con la comunità araba musulmana ed ebraica. Mentre Enrico
Musella ha voluto rendere omaggio al ruolo della donna in emigrazione spesso in ombra, ma
determinante per il superamento delle difficoltà sofferte e per il successo famigliare e collettivo nel
Paese di accoglienza.

La Ville de Nice Métropole è stata rappresentata dalla Consigliera Laurence Navalesi che ha
tracciato il percorso dell’immigrato italiano in Costa Azzurra, dallo status di emigrante economico
agli inizi del ‘900 a quello di emigrante politico durante il fascismo, poi con il boom degli anni
’60/’70 l’immigrazione italiana ha contribuito allo sviluppo dell’edilizia in Costa Azzurra e nel
decennio successivo si è orientata nella ristorazione. “Dagli anni ’80/’90 si registra un’emigrazione mirata alla scelta di una residenza secondaria soprattutto per i flussi provenienti dalle aree di Torino e Milano… Oggi si stimano circa 3.000 presenze italiane in Nizza città, 10.700 nella Metropoli nizzarda e circa 22.000 nella Regione PACA (Provence-Alpes-Côte d’Azur)”, ha evidenziato Navalesi, sottolineando quanto l’accoglienza francese abbia facilitato il processo di naturalizzazione. “Io stessa sono fiera delle mie origini italiane come pure il Sindaco Christian Estrosi di origine abruzzese”.

L’intervento della Senatrice Laura Garavini, eletta in Europa, ha sottolineato i concetti di
consapevolezza e sensibilità, denunciando il mancato adeguamento delle risorse istituzionali
all’aumento del 20% dell’elettorato dalle votazioni politiche del 2013 a quelle del 2018. Ricordando
poi che nel 2020 si effettueranno le elezioni del rinnovo dei Comites, la Senatrice Garvini ha
assicurato il suo impegno per recuperare risorse, umane e finanziarie. Da parte sua Angela Schirò,
Deputata eletta in Europa, condividendo l’esperienza migratoria vissuta dalla sua famiglia dalla
Calabria alla Germania, ha valorizzato il ruolo dei Corsi di Lingua e Cultura Italiana evidenziando
purtroppo quanto l’instabilità politica insabbi le strategie di attenzione per l’emigrazione dei
connazionali.

Dalla vicina Liguria, l’onorevole Flavio Di Muro ha esposto le problematiche legate alla
migrazione transfrontaliera: una vera “Fuga delle braccia”. L’impegno è di concretizzare in modo
politicamente trasversale un disegno legge a tutela di questa tipologia di lavoro in mobilità. Tra le
proposte: l’incentivazione del trasporto via mare, il coordinamento della linea ferroviaria da
Ventimiglia verso la Francia e l’orientamento verso l’aeroporto di Nizza come riferimento per l’area
ligure confinante.

Analogo allarme è stato posto dall’Assessore del Comune di Ventimiglia, Mabel Riolfo,
sottolineando quanto il flusso migratorio verso la Costa Azzurra abbia ripercussioni economiche e
sociali nella comunità della città di frontiera di soli 25.000 abitanti. Mentre il Consigliere Massimo
Giordanengo, ha dato voce all'”Associazione Frontalieri” del Comune di Ventimiglia impegnata a
tutelare i circa 5.000 lavoratori che dall’area di confine ligure ogni mattina si dirigono a Monaco e
in Costa Azzurra.

Sostegno e solidarietà è stata espressa dal messaggio del Presidente della Provincia di Bergamo,
Gianfranco Gafforelli, evidenziando che “non c’è famiglia che non abbia conosciuto, direttamente
o indirettamente il destino dell’emigrazione”, e riferendosi alla recente celebrazione del 50°
anniversario dell’Ente Bergamaschi nel Mondo, ha sottolineato quanto “il lavoro dei Circoli sia
prezioso e strategico nel supportare chi lascia la nostra terra, nel mantenere presso le seconde
generazioni il legame con le loro radici, ma anche nel promuovere la nostra terra con le sue
bellezze”.

Il Convegno è stato infatti anche l’opportunità di un’operazione di “marketing culturale”
promuovendo il piccolo comune bergamasco di Onore, sede del Centro di Ricerca D.L.C.M..
Grande interesse ha infatti suscitato il video commentato da Angela Schiavi, già sindaco nel
periodo 2014-2019, che portando i saluti dell’attuale primo cittadino Michele Schiavi, ha promosso
il caratteristico borgo della Valle Seriana come “Perla tra le Orobie”.

La voce dell’Associazionismo è stata rappresentata dal Presidente dell’Ente Bergamaschi nel
Mondo, Carlo Personeni, con una carrellata storica dell’attività dell’Ente che da oltre mezzo secolo
supporta la comunità di circa 50.000 Bergamaschi sparsi nei cinque continenti. Auspicando
un’azione legislativa trasversale, il Presidente Personeni ha poi denunciato quanto la tassazione sul
patrimonio immobiliare dei connazionali all’estero, e per questo poco goduto, stia producendo il
disinvestimento dei beni con la conseguente interruzione del legame con il territorio di origine da
parte delle generazioni emigrate.

Una presentazione sintetica dei lavori del Convegno è stata ribadita da Mauro Rota nel ruolo di
moderatore, mentre come referente della comunità bergamasca a Bruxelles e Coordinatore dei
Circoli e delle Delegazioni dell’Ente Bergamaschi nel Mondo, ha esposto la particolare tipologia del
Circolo della capitale europea esempio di laboratorio di analisi sociologica con la compresenza
dell’emigrazione storica e della recente mobilità nelle diverse declinazioni. L’analisi scientifica
monitorata dal Centro di Ricerca D.L.C.M., sia antropologica che statistica, evidenzia quanto il
tasso di incremento degli attuali flussi migratori registrati con le iscrizioni all’A.I.R.E. vede la
Regione Lombardia al primo posto e la provincia di Bergamo con il trend in aumento nell’ultimo
lustro. Motivazioni: necessità, ma anche curiosità.

Il Convegno ha indotto anche progetti paralleli di reciprocità tra Bergamo e Nizza con l’avvio di una
procedura di scambio tra la Scuola Alberghiera di San Pellegrino e il Liceo Paul Augier di Nizza.
Iniziativa salutata dal pubblico con la dichiarazione di intenti della Dirigente dell’Istituto Superiore
di San Pellegrino, Giovanna Leidi, accompagnata dal prof. Celestino Strano, referente del
progetto e dal Preside dell’École Hotelière et de Tourisme Paul Augier, Denis Férault.

Apprezzata la partecipazione al Convegno del Vicepresidente della Camera dei Deputati, Ettore
Rosato, che complimentandosi con gli organizzatori ha incoraggiato iniziative parallele scaturite
dal Convegno come quella di scambio tra le due scuole alberghiere di San Pellegrino e di Nizza
come lodevole esempio di stimolo per il consolidamento di appartenenza alla cittadinanza europea.
La Direttrice Scientifica del Centro di Ricerca D.L.C.M., Silvana Scandella, ha poi sintetizzato
l’azione del quinto anno di attività con interventi didattici, pubblicazioni, ricerca e il Convegno
annuale con un tema di fondo diverso ad ogni edizione. Dall’attenzione a “L’Altra Italia” per il
2014, alla “Mobilità del Cibo” nel 2015, l’anno dell’Expo di Milano; dalla sfida in emigrazione tra
“Rischio e/o opportunità” dell’edizione 2016, all’analisi delle “Lingue di origine e lingue altre in
contesto migratorio” nel Convegno 2017; per poi riflettere nel 2018, l’anno europeo del patrimonio
culturale, sulle “Culture delle Migrazioni-Mobilità”.

In questo ultimo anno il focus si è concentrato sulla “Cultura della Mobilità” con eventi come
“Volti migranti sulle strade d’Europa cercando futuro”; le “Settimane delle Migrazioni-Mobilità”; gli
interventi presso la SIDeF (Società Italiana dei Francesisti) Sezione di Bergamo, la collaborazione
nelle Fiandre con Taste Italy e la rivista BUONISSIMO e soprattutto con l’incremento di sinergie.
L’attualità politica è stata trattata dal Direttore Generale Onorario della Commissione Europea,
Alain Chantraine, con una riflessione sui risultati delle elezioni europee, l’aumento di movimenti
populisti e gli equlibri dei nuovi scenari politici europei. Christian Dalmasso dell’Académie de Nice e dell’Associazione dei Professori di Italiano (API) ha illustrato la situazione della lingua italiana in Costa Azzurra: 38.000 studenti di lingua italiana dalle scuole elementari al liceo con ben 400 docenti. Ha segnalato l’accordo reciproco franco-italiano ESABAC (Esame di Maturità/Bac) che va ad interessare la Cooperazione tra le Regioni transfrontaliere di Liguria e Piemonte oltre alla Sicilia, con il Dipartimento francese del VAR, registrando un incremento dello studio della lingua italiana nella regione.

Gli interventi accademici del Centro di Ricerca D.L.C.M. sono stati introdotti dalla relazione della
professoressa Danièle Lévy, TRANSIT-lingua, Do.Ri.F. Università, su “L’immigrazione di
prossimità: strategie, tensioni, paradossi”. Il terreno di ricerca sono gli Arrondissements parigini
focalizzandosi sul recente flusso migratorio italiano definendo le varie declinazioni dello status di
“Nuovo Italiano”, ma anche di “Nuovi Francesi” o di “Altri Italiani”, e ancora di “Italiani in fuga”,
di “espatriati” dell’attuale migrazione italiana. Una migrazione provvisoria, stanziale, nel medio o
lungo periodo i cui attori interagiscono nella diversità di fattori quali cultura, formazione, età, sesso, origine, lingua. Nella ricerca emerge il ruolo de l’italien comme langue maternelle, come “lingua franca” valorizzando anche l’influenza del dialetto. E in questa visione di relazione l’ospite,
ospitante quanto ospitato, si trova così a veicolare e valorizzare all’estero lo stile di vita “Made in
Italy”.

Il “Viaggio” proposto da Silvana Scandella, Dottore di Ricerca in Politica, Educazione,
Formazione Linguistico-Culturali (P.E.F.Li.C.), ha introdotto nelle dinamiche identitarie in
emigrazione esaminando un corpus significativo di elaborati di lavoratori italiani in Belgio per il
superamento dell’esame di Licenza Media dal 1977 al 1994. I testi esaminati hanno evidenziato
infatti l’appartenenza identitaria multipla degli studenti tra i 16 e 71(!) anni che si definiscono
Italiani e/o Belgi sottolineando la loro identità plurima e soprattutto denunciando la crisi sofferta
sentendosi spesso stranieri sia nel Paese di accoglienza che, paradossalmente, nel Paese di origine.
Ambiguità identitaria evidenziata anche da Tiziana Protti, Docteur Université de Fribourg
(Svizzera), TRANSIT-lingua, trattando le problematiche legate al viaggio di ritorno temporaneo
degli Italiani residenti nella Svizzera francofona La professoressa Sabrina Alessandrini, Dottore di Ricerca Università di Macerata, TRANSITlingua, ha analizzato l’inquietante e diffuso fenomeno di insuccesso scolastico nelle seconde generazioni determinato dalla difficoltà di integrazione. In effetti, la reazione alla stigmatizzazione ha dato origine a dinamiche di violenza simbolica come segni sociali di comportamento autodiscriminanti in ambito scolastico. La sfida è l’inversione di approccio all’accoglienza coniugando diversità, incapacità e discriminazione.

Nel 60° anniversario della pubblicazione di Asterix, Scandella, Docteur en Didactologie des
Langues et des Cultures Université de la Sorbonne Nouvelle Paris III, Do.Ri.F. Università, ha
esposto l’utilizzo del fumetto dell’eroe gallico per una didattica delle lingue e delle culture. In realtà
di una “transdidattica”, frutto di un approfondito percorso di ricerca dottorale e di esperienza
professionale in contesto migratorio, demistificando, grazie alla comicità, gli stereotipi tra Romani e Galli, come si auspicherebbe tra Emigrati e Autoctoni, tra Paese di Partenza e Paese di Accoglienza, tra Paese di Origine e Paese di Destinazione.

Altrettanto significativa la doppia ricorrenza del 50° anniversario dello sbarco sulla Luna e del 90°
anniversario di Tintin, eroe del fumetto belga. Se ne è occupata Annarita Distefano, Docente nei
Corsi di Lingua e Cultura Italiana nella Circoscrizione di Charleroi (Belgio), con un’interessante
comparazione tra la fiction del fumetto e la realtà dello sbarco sulla Luna anticipato quindici anni
prima dall’autore di Tintin, Hergé, utilizzando così il fumetto come strumento didattico in classe.
A suscitare un sentito interesse sono state le due testimonianze di mobilità studentesca.
Il percorso di Silvia Rota, Maître en Traduction- Université Libre de Bruxelles, dal progetto di
Erasmus Mundus in Canada all’Università di Toronto, allo scambio universitario in Giappone
all’Università di Nagoya. Mentre Gianluca Savoldelli, Università di Bergamo, ha presentato la
propria esperienza di mobilità all’interno di un progetto Erasmus con l’Università di Rouen. La
motivazione della scelta della destinazione, le difficoltà oggettive dell’inserimento, l’adattamento al
nuovo sistema accademico, ma soprattutto l’approfondimento linguistico e il must dell’esperienza di vita con l’internazionalizzazione della rete di conoscenze, sono state sintetizzate con un
apprezzamento dell’esperienza Erasmus spronando il mondo studentesco ad approfittare di questa
opportunità.

Originale nella sua autenticità il videomessaggio in italiano e in francese di Chiara Scandella come
“Omaggio a Nizza”. Chiara, scolara all’ultimo anno di scuola primaria, ha infatti vissuto un breve,
ma intenso soggiorno per l’apprendimento propedeutico della lingua-cultura francese con una
immediata applicazione in contesto nizzardo.

Nell’ambito della mobilità artistica, con il supporto di due video l’artista e regista Marco Rota ha
introdotto il suo intervento “Viaggio nella Commedia dell’Arte” presentando le origini della
maschera bergamasca, lo Zani, nome derivato da Giovanni, in dialetto Zanni o Zaní, Zani, che,
precursore di Arlecchino, altra maschera bergamasca, già nel ‘500 ha simboleggiato la
contrapposizione tra il potere rappresentato dal prepotente ricco veneziano e la piaggeria del
“popolino” incarnata dal servitore bergamasco. È stata poi anticipata la Tournée artistica europea
che vedrà impegnato “Teatro Viaggio”, di cui Marco Rota è Presidente, in collaborazione con
l’Ente Bergamaschi nel Mondo. Ginevra, Parigi e Bruxelles saranno le mete di eventi di
promozione cultural-gastronomica nei rispettivi Circoli dell’Ente Bergamaschi nel Mondo con
l’intento di rinsaldare il legame con la propria terra di origine.

Un ringraziamento particolare allo Chef Agostino Coppola, coordinatore del Dipartimento Alpi
Marittime della Delegazione Francia della Federazione Italiana Cuochi (FIC) che, coadiuvato da
alcuni colleghi, ha curato il buffet del pranzo come quello serale. Sentito ringraziamento al
Proviseur Denis Férault per la disponibilità delle strutture dell’École Hotelière et de Tourisme
Paul Augier di Nizza e un apprezzamento della professionalità del prof. Arcangelo Falsone
dell’Istituto Superiore di San Pellegrino che con le tre allieve Alessia Rinaldi, Aurora Alessio e
Serena Traini, ha curato l’impeccabile servizio in sala. Dovuta riconoscenza agli sponsor che hanno creduto alla bontà dell’iniziativa offrendo l’opportunità di far degustare alcuni prodotti della gastronomia bergamasca. I tipici “Casoncelli” di Tradizioni & Delizie, i formaggi dell’azienda Casera Monaci e i salumi della rinomata Ca’ del Botto sono stati apprezzati dai presenti italiani e italofili. Da qui un ulteriore sviluppo parallelo al Convegno con l’invito, accolto con entusiasmo, rivolto alla Scuola Alberghiera di Nizza per la partecipazine al concorso di cucina che si terrà a Varese nel prossimo mese di novembre.

Tutto questo grazie alla motivazione che ha spronato gli organizzatori a realizzare su base
volontaristica un evento in trasferta di portata internazionale riuscendo a far convergere differenti e
qualificati attori della mobilità delle idee.

Giunto alla sesta edizione, il Convegno internazionale “Migrazioni e Mobilità. Ieri, oggi e domani”
ha fatto così “migrare” il sistema Bergamo/Lombardia/Italia al di fuori dei propri confini con una
visione lungimirante a superare steccati culturali e creare una rete di sinergie sempre più ampia per
il rafforzamento di una viva coscienza europea.

(mauro rota*\aise)* Centro di Ricerca D.L.C.M. – Circolo di Bruxelles Bergamaschi nel Mondo

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Steven Van Raemdonck is één van de oprichters van Taste Italy vzw, en neemt de voorzittersfunctie van de vereniging waar.

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