Toscana: Pinocchio

“Le bugie, ragazzo mio, si riconoscono subito! Perché ve ne sono di due specie: vi sono le bugie che hanno le gambe corte, e le bugie che hanno il naso lungo: la tua per l’appunto è di quelle che hanno il naso lungo” – Fata Turchina (C. Collodi)

“Leugens, mijn jongen, herken je altijd direct. Er bestaan twee soorten: leugens met korte benen en met een lange neus. Jouw leugens hebben een lange neus.” – Blauwe Fee (C. Collodi)

Sapevi che il burattino Pinocchio è di origine toscana?

È vero! La storia originale è stata scritta dal fiorentino Carlo Lorenzini (conosciuto con lo pseudonimo Carlo Collodi) nel 1881 a Firenze. Collodi era uno scrittore e giornalista che scriveva storie per un giornale per bambini. Così è nato anche la storia di Pinocchio che veniva pubblicata sotto il nome “Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino.” La storia appariva nel giornale in 7 brevi episodi e parla di… un pezzo di legno. Le prime parole suonano così:

C’era una volta… – Un re! – diranno subito i miei piccoli lettori. No, ragazzi, avete sbagliato. C’era una volta un pezzo di legno. Non era un legno di lusso, ma un semplice pezzo da catasta, di quelli che d’inverno si mettono nelle stufe e nei caminetti per accendere il fuoco e per riscaldare le stanze.

Quel pezzo di legno ormai è diventato il burattino più amato di tutti i tempi, creato da suo padre Gepetto, un falegname povero e semplice. Grande è la sua sorpresa quando scopre che il proprio burrattino sa muoversi e parlare. Eppure Pinocchio si dimostra subito di essere un vero bricconcello che si caccia sempre nei guai.  Ogni bugia che dice gli fa crescere il naso. Dopo varie avventure, però, Pinocchio dimostra il suo buon cuore e per ricompensarlo viene trasformato in un vero ragazzo in carne e ossa.

Wist je dat de marionet Pinocchio van Toscaanse afkomst is?

Italianen zijn zeer trots op hun wereldberoemde marionet. In Toscane kan je het rood met groen houten poppetje in de meeste souvenirwinkels vinden. Er zijn veel boeken over hem geschreven in vele talen en ook tekenfilms, zoals de film van Walt Disney. Hij is een echt cultureel icoon geworden.

Het verhaal van Pinocchio gaat als volgt: Gepetto, een simpele en arme houtbewerker, maakt een pop uit pijnboom (pino), die al snel toont te kunnen bewegen en spreken. Pinocchio blijkt echter een echte deugniet te zijn die zichzelf steeds in de problemen werkt. Telkens als hij liegt, wordt zijn neus een stukje langer. Na verschillende avonturen, toont Pinocchio echter zijn goede hart en als beloning voor zijn goede gedrag, verandert hij op het eind van het verhaal in een echt jongetje van vlees en bloed.

Attività

Pinocchio non era molto bravo come bugiardo. E tu, qual è il tuo rapporto con le fake news? Ecco delle informazioni su Pinocchio. Alcune sono vere, alcune sono false. Tocca a te trovare le bufale.

  1. Nella prima versione di Pinocchio, alla fine della storia finiva impiccato. In de oorspronkelijke versie van Pinocchio wordt hij op het einde van het verhaal opgehangen.
  2. La coscienza di Pinocchio viene rappresentata da un animale: una farfalla parlante. Het geweten van Pinocchio wordt voorgesteld door een een dier: een sprekende vlinder.
  3. Nella storia originale, Pinocchio uccide la sua coscienza con un martello. In het oorspronkelijke verhaal, vermoordt Pinocchio zijn geweten met een hamer.
  4. Pinocchio è l’opera italiana più letta, venduta e tradotta. Pinocchio is het meest gelezen, verkochte en vertaalde Italiaanse werk.
  5. Carlo Collodi ha basato le sue storie su di quelle sentite da sua madre, che gliele raccontava nei giardini di Villa Garzoni. Carlo Collodi heeft zijn verhalen gebaseerd op die van zijn mama, die ze hem vertelde in de tuinen van Villa Garzoni.
  6. A un certo punto nella storia Pinocchio incontra una volpe e un cane. Op een zeker moment in het verhaal ontmoet Pinocchio een vos en een hond.
  7. Esistono un parco e un museo dedicato a Pinocchio. Er bestaan een pretpark en een museum gewijd aan Pinocchio.

Soluzioni

1: È vero! La fine lieta che conosciamo tutti non era prevista da Collodi. L’intenzione di Collodi era di finire la storia con la morte di Pinocchio, impiccato come punizione per la sua ribellione: “‘oh babbo mio! Se tu fossi qui!’ E non ebbe fiato per dir altro. Chiuse gli occhi, apri la bocca, stirò le gambe e, dato un gran scrollone, rimase lì come intirizzito.” (“’Oh mijn vader, was je maar hier!’ En hij had geen adem om meer te zeggen. Hij sloot de ogen, opende zijn mond, strekte zijn benen, gaf een huivering en bleef zo als bevroren hangen”. Però i lettori giovanissimi sono rimasti stupiti dal macabra finale, e per questo Collodi ha deciso di accontentare i propri fan cambiando l’epilogo.
2: È falso! Nella storia si presenta, infatti, un animale immaginario che parla con Pinocchio per ammonirlo quando si caccia nei guai, ma non è una farfalla, ma un grillo. Il Grillo parlante rappresenta la voce della coscienza di Pinocchio che cerca di orientarlo verso le scelte giuste.
3: È vero! Pinocchio, stufo di sentire sempre i rimproveri dell’animale, lo uccide. Poi ricompare come fantasma. Nella versione di Walt Disney questo non succede.
4: È vero! Non è la Divina Commedia, l’opera magistrale del maestro Dante Alighieri, che tiene saldo il primato dell’opera italiana più venduta e tradotta, ma è invece la favola del nostro semplice burattino la più conosciuta e letta in Italia.
5: È vero!
6: È falso! Incontra una volpe e un gatto, due ingannatori che portano Pinocchio su una cattiva strada.
7: È vero! Il parco e il museo di Pinocchio si trovano a Collodi, la città natale della madre di Carlo Collodi.