Luigi Godino
Rossano, comune di circa 37000 abitanti, è situata in Calabria nella fascia orientale della piana di Sibari tra la Sila e la costa ionica; infatti il suo territorio comprende anche parte delle alture che precedono la Sila.
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Pare che le basi della fondazione della città risalgano intorno al XI secolo a.C. ad opera degli [simple_tooltip content=’antica popolazione italica stanziata, in epoca anteriore alla metà del 5° sec. a.C., in Lucania e nel Bruzio’]enotri[/simple_tooltip], passò poi sotto il controllo magno-greco tra il VII-II secolo a.C. e successivamente dei romani. Il periodo di massimo splendore sociale, artistico e culturale Rossano lo visse tra il 540 ed il 1059 d.C. sotto il dominio dei bizantini per i quali troviamo ancora tutt’oggi un nutrito numero di testimonianze architettoniche: l’oratorio di San Marco (dedicato in precedenza a Sant’Anastasia nel X secolo), l’oratorio della Santa Panaghia (X secolo) e l’Abbazia di Santa Maria del Patire (1095/1105). Negli anni 951-952 Rossano ospitò anche la sede dello stratego bizantino divenendo così una seconda Costantinopoli lasciandole in eredità il titolo “La Bizantina”.
Altra importante testimonianza storica del contesto bizantino è il Codex Purpureus Rossanensis appartenente al gruppo dei “manoscritti onciali purpurei” del quale è il più importante, infatti, nel 2015 è stato riconosciuto quale Patrimonio dell’umanità ed inserito dall’Unesco tra i 47 nuovi documenti del “Registro della memoria mondiale”, facendo così [simple_tooltip content=’Ottenere come utilità e profitto di un lavoro, di una prestazione, di scambî, o in genere come compenso di fatiche o riconoscimento di meriti’]guadagnare[/simple_tooltip] alla città di Rossano anche il nome di “Città del Codex”. All’epoca bizantina risale anche il dipinto su pietra dell’icona della Madonna dell’Achiropita il cui significato è “dipinta non da mano umana” [simple_tooltip content=’controllare, sorvegliare, tenere d’occhio, vigilare’]custodito[/simple_tooltip] da sempre nella Cattedrale situata nel centro storico di Rossano.
Il personaggio più illustre della città di Rossano è indubbiamente San Nilo, e con lui San Bartolomeo il giovane suo contemporaneo e cofondatore dell’Abbazia di Santa Maria di Grottaferrata nei pressi di Roma.
Rossano con il suo territorio offre un clima mediterraneo permettendo così un [simple_tooltip content=’di tono o di ambiente campestre o boschereccio; idillico’]bucolico[/simple_tooltip] soggiorno per quasi l’intero anno solare. Rossano infatti, non si limita ad accogliere turisti solo nel periodo balneare, ma per tutto l’arco delle quattro stagioni si può tranquillamente visitare l’antica città storica [simple_tooltip content=’darsi interamente a un’occupazione, a un’attività intellettuale’]immergendosi[/simple_tooltip] in molteplici atmosfere che i monumenti, chiese, vicoli e palazzi donano dopo pochi attimi.
[/wpmem_logged_in] [wpmem_logged_out]Vocabolario:
• Enotri: antica popolazione italica stanziata, in epoca anteriore alla metà del 5° sec. a.C., in Lucania e nel Bruzio
• Guadagnare: ottenere come utilità e profitto di un lavoro, di una prestazione, di scambî, o in genere come compenso di fatiche o riconoscimento di meriti
• Custodire: controllare, sorvegliare, tenere d’occhio, vigilare
• Bucolico: di tono o di ambiente campestre o boschereccio; idillico
• Immergersi: darsi interamente a un’occupazione, a un’attività intellettuale
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